Normativa di riferimento
La normativa più recente nel settore è del 2013 e stabilisce che la certificazione energetica è obbligatoria per i contratti di locazione, per i contratti di compravendita, per donazioni e trasferimenti e deve essere disponibile alla pubblicazione dell’annuncio di affitto o di vendita dell’immobile. Per incentivare i proprietari degli immobili a ridurre i consumi energetici sono state previste delle detrazioni fiscali che vanno dal 55% al 65% per le spese di riqualificazione energetica. Questa agevolazione sostituisce l’autocertificazione degli immobili in classe G da parte dei proprietari. Ovviamente per ottenere la detrazione, la certificazione energetica deve essere allegata ai documenti da presentare. Da luglio 2013 all’ACE (attestato di certificazione energetica) è stato sostituito l’APE (attestato di prestazione energetica) obbligatorio per tutti gli atti di vendita dell’immobile. In ogni caso l’attestato di certificazione energetica e l’attestato di prestazione energetica sono validi per 10 anni al termine dei quali deve essere effettuata una riqualificazione. L’APE è un documento più completo che contiene informazioni dettagliate e contenuti specifici.
La suddivisione in classi energetiche
La suddivisione in classi energetiche consente di definire un’analisi precisa sulla quantità di consumi energetici degli edifici senza avere sorprese sulla bolletta. L’attestato di prestazione energetica rappresenta un mezzo attraverso il quale si individua sia la classe energetica che va da A+ a G sia alcune indicazioni utili per migliorare il livello di prestazione energetica degli edifici. L’appartenenza ad una classe energetica A oppure B rappresenta un valore aggiunto di cui si tiene conto in caso di vendita o di affitto dell’immobile. L’acquirente deve essere consapevole della favorevole opportunità dell’acquisto di immobili di classe A che nel tempo consentono un risparmio in termini di consumi energetici. Inoltre con i programmi di eco-sostenibilità la Comunità Europea ha previsto una serie di norme a cui i Paesi europei devono adeguarsi. Le nuove costruzioni devono essere ad impatto zero con la conseguenza di avere minori sprechi di energia a favore dell’ambiente.